Con la chiusura del 2017 e della vendemmia è tempo di bilanci.

Il 2017 verrà ricordata come un’annata viticola precoce, ma le colline delle Langhe non hanno deluso le aspettative.

A togliere il sonno ai vignaioli piemontesi sono state prima le gelate primaverili, seguite da un’estate calda, secca e asciutta. Sembrava che la scarsità delle precipitazioni avrebbe messo tutti in ginocchio. Le condizioni climatiche problematiche hanno anticipato la vendemmia, ma, sebbene sia stata la più precoce degli ultimi dieci anni in Piemonte, ha registrato comunque ottimi risultati, al di sopra di ogni aspettativa.

Vendemmia 2017 nelle Langhe

Se la quantità è stata piuttosto ridotta, non si può dire lo stesso della qualità: il 2017 ci lascerà in eredità vini ricchi, freschi e fruttati grazie ad un’ottima maturazione fenologica delle uve.

Qualità è soddisfare le necessità del cliente e superare le sue stesse aspettative continuando a migliorarsi.
William Edwards Deming

Il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, che vanta oltre 500 soci tra cui la cantina Josetta Saffirio, ha puntato sul livello qualitativo della vendemmia, contenendo l’allarmismo globale causato da un 2017 instabile dal punto di vista climatico.

Il Consorzio è un organismo che raggruppa tutti i consorzi del Piemonte al fine di coordinare le attività comuni ed organizzare la partecipazione ad eventi collettivi come fiere, degustazioni ed eventi a carattere istituzionale.

I dati forniti sono indice di un’indiscutibile crescita di immagine e qualità: il Barolo ha registrato un +6% sull’imbottigliato rispetto all’anno precedente, mentre il Nebbiolo consolida il buon andamento del 2016.

I vini delle Langhe continuano la scalata al successo nei mercati internazionali e il loro percorso vuole essere uno stimolo a preservare questo patrimonio.

Data la grande competitività del Barolo nel mercato, che continua a registrare annate da record, il Consorzio ha richiesto alla Regione Piemonte di aumentare la superficie di vigneto per la coltivazione di uve Nebbiolo da Barolo, autorizzando 30 ettari di nuovi impianti.

I grandi vini delle Langhe, come mai prima, sostengono l’Italia nel perseguire il primato mondiale nella produzione di vino.

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Il 2017 si congeda dunque regalando vini di grande prospettiva e confermando ancora una volta la vocazione e lo spirito di adattamento della viticoltura nelle colline delle Langhe.